TEST ANTROPOMETRICO PER L’INDIVIDUAZIONE DEL BIOTIPO

L’antropometria, è lo studio delle variabili morfologiche umane, nasce dalla comprensione dei principi biomeccanici e dalla correlazione tra proporzioni corporee e fisiologia.

Da un punto di vista evolutivo, variazioni climatiche, esposizioni ambientali, dieta e altri fattori possono indurre cambiamenti della morfologia umana che poi possono essere geneticamente trasmessi.

La relazione tra le varie misure del corpo (altezza, peso, percentuale del grasso, ecc.) e i valori ematochimici ad esempio fornisce una comprensione epidemiologica per identificare rischi e predisposizioni patologiche. Un’esempio tipico si trova nel rapporto tra l’eccesso di grasso addominale e le malattie cardiache o l’ipertensione e la resistenza all’insulina.

Tutti questi rapporti, e tanti altri, sono stati studiati in profondità sia epidemiologicamente che clinicamente.

L’obesità e la sindrome metabolica determinati dalla circonferenza della vita sono elementi chiavi nella nutrigenomica (lo studio del cibo e i suoi elementi nutritivi in base all’espressione genetica).

Misure antropometriche sulla morfologia dell’essere umano hanno chiarito associazioni importanti tra diverse malattie e funzioni organiche, la lunghezza del femore, la grandezza dell’ossatura delle mani, la struttura del cranio e altre caratteristiche fisiche.

Presso lo studio è possibile effettuare il test di AnthroposNet e ottenere un profilo dei rischi e delle predisposizioni secondo la costituzione precisa del corpo, insieme ad una linea guida per evitare o migliorare disturbi fisici.

La medicina preventiva è la chiave per la longevità e la salute a lungo termine.

L’endomorfo tende facilmente ad ingrassare anche se mangia poco, ha un metabolismo lento. Il suo corpo è geneticamente predisposto all’accumulo delle sostanze, grassi e proteine, pertanto sviluppa facilmente massa muscolare ma altrettanto facilmente ingrassa e fatica a dimagrire, è portato a sopportare volumi elevati di lavoro quindi allenamenti lunghi, ma non riesce a raggiungere alte intensità di allenamento.

Deve fare attenzione alle calorie e soprattutto ai carboidrati ad alto indice glicemico.

Per ottenere risultati questo soggetto deve cercare di avere un apporto calorico costante leggermente inferiore al suo fabbisogno.

I muscoli in queste persone crescono ugualmente anche con poche calorie basta avere un adeguato apporto proteico.

Il mesomorfo è portato a sviluppare il tessuto muscolare, i suoi muscoli sono a prevalente fibra bianca e quindi hanno elevate capacità di crescita ed elevata forza muscolare. Il suo corpo è predisposto a svolgere lavoro ad elevata intensità ma anche a sostenere discreti volumi di carico pertanto ha buone capacità di allenamento ad intensità elevata.
Il mesomorfo per via del suo profilo ormonale favorevole potrebbe mangiare di tutto e sviluppare massa muscolare perdendo grasso semplicemente allenandosi regolarmente. I carboidrati non sono un problema, possono assumerne anche ad elevato indice glicemico senza rischiare più di tanto di ingrassare, anzi dopo l’allenamento sono assolutamente indicati per favorire la crescita muscolare.

L’ectomorfo ha un metabolismo alto, quindi fatica a sviluppare massa muscolare anche perché i suoi muscoli tendono ad essere a fibra rossa, per questo è definito anche “hardgainer”, ossia persona che fatica a crescere. Difficilmente ingrassa grazie al suo elevato metabolismo.

Ha scarse capacità di sopportare lavoro, pertanto deve svolgere allenamenti brevi.

È adatto agli sport di endurance più che a quelli di forza. Il suo corpo ha necessità di lunghi recuperi, pertanto i giorni di allenamento devono essere assolutamente meno di quelli di riposo.

L’ectomorfo deve mangiare tanto ma deve fare attenzione ad impedire che le elevate calorie non si trasformino in grasso. L’alimentazione per questo somatotipo deve essere meticolosa pertanto è necessario utilizzare fonti di zuccheri a medio/basso indice glicemico come farine integrali, legumi, avena, soia e frutta.